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Tutto ha inizio da una sogno

"TUTTO HA INIZIO DA UN SOGNO..."
Era lo scorso 23 novembre 2019 e al termine del Congresso Nazionale di Verona il Delegato di Genova Livia Merlo saliva sul palco per ritirare il PREMIO SURGIVA , assegnato ogni anno dal Gruppo Lunelli alla delegazione che in ambito nazionale meglio si e' distinta per attivita' innovative o particolarmente efficaci nella diffusione della cultura dell'acqua e del vino.
La giuria aveva apprezzato in modo particolare gli eventi realizzati a titolo benefico, sia per sostenere i produttori della Valpolcevera, danneggiati dal crollo del Ponte Morandi che per donare filtri di depurazione dell'acqua ai villaggi africani attraverso i progetti di Save the Children.
Per la delegazione prima classificata era anche previsto un approfondimento didattico, con una degustazione di vini presso le Cantine Ferrari e una giornata alle fonti e allo stabilimento dell'acqua Surgiva.
E' cosi' e' stato, in una due giorni meravigliosa ed emozionante.
Lunedi' scorso il Trentino ci ha accolto in una splendida giornata di sole, con il benvenuto e il sorriso di Marcello Lunelli, Vicepresidente dell'Azienda, che ci ha personalmente accompagnato nella visita in cantina.E' stato un piacere ascoltare da "fonte autentica" i racconti inediti della storia della famiglia: il sogno, la passione e la lungimiranza di Giulio Ferrari, che agli albori del secolo penso' di realizzare in Trentino quello che i francesi avevano costruito nello Champagne e impianto' primo in Italia lo Chardonnay; la visione imprenditoriale di Bruno Lunelli, prescelto da Giulio Ferrari quale suo successore, capace di conciliare il rigore qualitativo a una maggior produzione in linea con le crescenti esigenze del mercato; le sfide e le proposte della nuova generazione Lunelli, che ha sperimentato la coltivazione di nuovi vitigni in altri territori (Toscana, Umbria) conservando ben saldi i valori che hanno consentito all'Azienda di essere uno dei leader della produzione enologica in Italia.
C'e' orgoglio nella narrazione di Marcello Lunelli, che e' anche enologo e responsabile tecnico di Cantine Ferrari, in particolare quando ci racconta della certificazione biologica conquistata per tutti i vigneti di proprieta' del gruppo Lunelli destinati alla produzione del TRENTODOC. Una cultura della sostenibilita' condivisa con i conferitori, attraverso la redazione di specifici e rigorosi protocolli. E' stato un pomeriggio in cui si e' lungamente discusso anche dei problemi derivanti da un cambiamento climatico che impone ogni anno vendemmie sempre anticipate, e del difficile compito di assicurare comunque l'equilibrio fenolico nella maturazione dell'uva. Si alzano gli impianti di Chardonnay, oggi le vigne arrivano sino a 800 metri, laddove un tempo era impensabile che la vite sopportasse i rigori dell'inverno.
Alla visita in cantina ha fatto seguito una animata e partecipata degustazione che ha preso il via da un brindisi a base di mosto fiore della vendemmia 2020.
Ma l'esperienza di degustazione doveva essere a tutto tondo, e quindi e' proseguita nella serata presso la Locanda Margon, con l'abbinamento dei vini ai piatti preparati dal giovane e talentuoso chef Eduardo Fumagalli.
Una standing ovation per il risotto allo zafferano limone e mortandela (abbinato al Trentodoc Ferrari Riserva Lunelli 2009 e la torta semifredda caramellata con uvetta sultanina e gelato al fior di latte (abbinata al Trentodoc Ferrari Maximum Demi sec).
Perfetta padrona di casa Camilla Lunelli, che insieme alla figlia Laura ha partecipato alla cena e condiviso i nostri approfondimenti nel calice, senza dimenticare di raccontarci con grande affetto le bellezze del suo Trentino.
Il premio Surgiva comprendeva altri meravigliosi momenti, fra i quali la visita alla cinquecentesca Villa Margon, una delle piu' importanti residenze nobiliari di tutta la provincia , dove abbiamo potuto apprezzare meravigliosi affreschi originali del 1500 in un perfetto stato di conservazione, nonché la visita allo stabilimento di produzione dell'acqua Surgiva, ai piedi del parco naturale Adamello Brenta.
Il responsabile qualita' di Surgiva, Marcello Iori, ci ha permesso di conoscere le caratteristiche organolettiche e le fasi della produzione di una delle acque piu' interessanti del panorama nazionale, gia' assaggiata dai soci in degustazione e abbinamento al cibo, nelle versioni piatta e frizzante, in occasione dell'evento genovese dedicato alle acque del 2018, di cui il Vicepresidente Antonio del Giacco era relatore.Particolarmente apprezzabile la scelta aziendale di utilizzare solo vetro, fortemente voluta non solo per la garanzia di qualita' del prodotto ma anche per il minor impatto ambientale che ne deriva.
Avremmo voluto salire sino alla fonte della Surgiva, purtroppo una frana nei giorni scorsi ha interrotto il sentiero e ci ha consentito di fare solo un piccolo tratto della camminata, che si e' trasformata in una pur meravigliosa passeggiata all'interno del Parco Adamello Brenta.
Abbiamo infine salutato il Trentino con un'ultima degustazione in abbinamento ai piatti della tradizione allo Chalet FIAT , sul Monte Spinale, circondati dalla splendida corona delle Dolomiti.

Ed eccoci alle degustazioni delle due giornate!
FERRARI MAXIMUM BLANC DE BLANC TRENTODOC BRUT 12,5 ° non millesimato
Chardonnay 100%, le uve provengono da vigneti esposti a sud est e sud ovest, in colline medio alte. Rimane da 30 a 36 mesi sui lieviti.
E' stata apprezzata la freschezza e la versatilita' di questa bollicina, che sale evidente e persistente nel bicchiere e che regalera’ anche al sorso una piacevole finezza nel perlage. Un interessante richiamo olfattivo riporta sentori di fiori bianchi e frutta , e al palato e' pieno, verticale, diretto, con sentori finali di agrume e miele.


FERRARI PERLE' 2015 TRENTODOC BRUT 12,5
Chardonnay 100%, che proviene dai vigneti delle colline piu' alte, sopra i 600 metri di altezza. La vendemmia e' manuale e il vino riposa almeno 50 mesi sui lieviti.

La prima nota di degustazione e' il colore giallo paglierino pieno, brillante, con un perlage finissimo. All'olfattivo la complessita' la fa da padrona e sostiene la persistenza dei profumi, variegati, eleganti e fini: sentori di crosta di pane e di brioches, ma si riconoscono le erbe, i fiori di montagna finanche un lieve zenzero; permangono i richiami di frutta bianca, che ritroviamo anche nel sorso. Un sorso setoso ed elegante, avvolgente, fresco di buona intensita' gustolfattiva e di piacevolissima percezione tattile, con uno sviluppo ampio , quasi vellutato, con ritorno agrumato nel retronasale. Possiede la bocca con progressione e il piacevole equilibrio lo proietta sicuramente nel tempo.

FERRARI PERLE' ROSE' RISERVA 2015 TRENTODOC BRUT 12,5
80% Pinot nero e 20% Chardonnay. Il 2015 fu un'annata calda: solo l'altitudine dei terreni da cui si ricava questa selezione, in particolare il pinot nero, ha consentito di vendemmiare al momento della giusta maturazione delle uve e conservarne al contempo tutta la freschezza.
Il colore e' splendido: un rosa che potremmo classificare tenue ma ha sfumature ramate, e' pieno e brillante, attraversato da una bollicina intensa e persistente. All'esame olfattivo il pinot nero si fa riconoscere, con piccoli frutti rossi , lampone, ribes, ma anche con un lievissimo sentore speziato che ricorda il pepe di Sichuan.
Il sorso e' elegante, intenso, avvolgente, di struttura e chiude sapido, senza essere amaricante. Sottile ventata tannica, perfetta la corrispondenza naso bocca , vino di grande bevibilita' e buona struttura, ci e' piaciuto pensarlo in abbinamento a piatti a base di pomodoro.

FERRARI PERLE' NERO RISERVA 2012 TRENTODOC
EXTRABRUT 12,5°
100% Pinot nero, questo spumante e' l'unico Blanc de Noir dell'azienda, prodotto a partire dal 2002. Le uve provengono tutte da vigneti di proprieta' della famiglia Lunelli, ubicati a piu' di 400 metri di altezza; la vendemmia e' manuale e il vino riposa almeno 6 anni sui lieviti.
In degustazione abbiamo trovato un colore bellissimo, un paglierino decisamente pieno e vivace attraversato da un perlage fine e persistente. All'esame olfattivo e' decisamente intenso e piacevolmente complesso ed elegante: lievi note minerali e speziate si fondono in un piu' deciso ventaglio tostato, fatto di crosta di pane e burro, caramello, con sensazioni balsamiche. Al sorso ritroviamo la struttura del pinot nero, con un bel corpo, persistenza, equilibrio e un lungo ed elegante finale sapido.
Gioviale, decisamente coinvolgente.
GIULIO FERRARI RISERVA DEL FONDATORE 2008 TRENTODOC
EXTRABRUT 12,5°

La prima “prova” di degustazione si e' chiusa con il più famoso prodotto dell'azienda, e uno dei vini simbolo del Trentodoc. Chardonnay 100%, realizzato con le migliori selezioni di uve che provengono da vigneti di proprieta' della famiglia Lunelli, in alta collina, ad oltre 600 metri di altezza. Ogni anno vengono prodotte circa 50.000 bottiglie che riposano per oltre 10 anni sui lieviti .
L'annata 2008 in degustazione fu assai piovosa in Trentino, e solo un agosto piu' caldo e asciutto ha permesso una buona maturazione delle uve.
In degustazione lo "stacco del campione" si riconosce sin dall’esame visivo. Il colore e' dorato, pieno, vivace, brillante, e il perlage che lo attraversa finissimo numeroso e persistente. Al primo sguardo non denuncia l'annata ma da la sensazione di un vino che non ha paura di invecchiare. Un aspetto visivo da manuale, a cui possiamo aggiungere il piacere che si ha nell'osservare il calice. Non e' da meno l' olfattivo, che spazia da un agrume iniziale alla frutta , per arrivare ai profumi di burro, frolla, miele e arachide, in un rapido susseguirsi. A successive olfazioni troviamo note di bergamotto cui seguono in crescendo fiori, cioccolato bianco, spezie dolci. Al sorso e' avvolgente , essenziale, incede maestoso nel possedere la bocca le prime sensazioni sono di freschezza, cremosita', avvolgenza, il finale e' lunghissimo e chiude con un leggero e piacevole ritorno affumicato.
Lunga persistenza, sorprendente freschezza, acidita' che pulisce la bocca e nello stesso tempo accarezza.
FERRARI RISERVA LUNELLI 2009 TRENTODOC BRUT 12,5
Uno spumante che afferma l'identita' della famiglia Lunelli, dove la tradizione dell'azienda si sposa con una produzione innovativa, in cui lo Chardonnay dei vigneti di proprieta' incontra il legno e affina in grandi botti di rovere austriaco.
Il colore e' paglierino, pieno, il perlage finissimo e persistente. La attenta gestione della permanenza nel legno ha lasciato intatta la freschezza olfattiva, che ricorda le erbe di montagna, la frutta bianca non troppo matura e in parte richiama le spezie. Mela renetta, vaniglia, cacao dolce, pepe, fieno secco. Una chiusura del cerchio tra aromaticita' e struttura, linearita' e armonia di profumi si ritrovano in un sorso verticale, che lascia la bocca pulita e desiderosa di replicare. Lunga persistenza e ottimo corpo, capace di sostenere in modo eccellente l'abbinamento con il Risotto allo Zafferano, Limone e Mortandela della Locanda Margon.

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