Coltivare la vite in Liguria ha sempre rappresentato una sfida per i viticoltori nei secoli. La difficoltà è data dall'aspro territorio ligure, famoso per mare, sabbia e rocce che danno poca possibilità alla coltivazione in generale.
Nonostante le caratteristiche avverse di questa terra, gli agricoltori sono riusciti comunque a praticare la viticoltura, grazie alla passione e all'amore che essi mettono nel loro lavoro.
La vite viene spesso coltivata su terrazzamenti antropologici, su cui è difficile la coltivazione meccanica e la terra mette a dura prova la resistenza dei coltivatori. Nonostante ciò i risultati sono più che eccellenti.
Il vino bianco della Liguria spicca anche a livello internazionale per le sue caratteristiche e qualità. In Liguria cinque delle otto denominazioni di origine controllata autorizzate riguardano la produzione di vini bianchi.
Esse sonola Riviera Ligure di Ponente, Cinqueterre e Cinqueterre Sciacchetrà, la Colli di Luni, la Colline di Levanto e la Golfo del Tugullio.
Il vino bianco più famoso della Liguria è senza dubbio il Vermentino DOC.
Esso è un vino prodotto anche in Toscana e in Sardegna, ma quello ligure si distingue per le sue proprietà organolettiche uniche ed inconfondibili.
Esistono due tipologie di Vermentino.
Sia quello prodotto a Levante che quello prodotto a Ponente hanno caratteristiche fresche e fruttate. Nella riviera di Levante troviamo il Portofino DOC Vermentino, composto per l'85% da vitigno Vermentino.
Questo vino bianco ha un colore giallo paglierino con dei riflessi verdolini ed un profilo olfattivo caratteristico e al palato risulta secco, sapido, ma armonico.
La Riviera Ligure di Ponente è la denominazione più ampia per estensione, coinvolgendo un centinaio di comuni sparsi tra le province di Imperia, Genova e Savona.
Qui troviamo il Riviera Ligure di Ponente DOC Vermentino, composto per almeno il 95% dall'omonimo vitigno. La differenza tra i due vini, oltre alle percentuali di utilizzo del vitigno, è la zona di coltivazione: i vini prodotti nei vitigni di Levante sono più delicati, mantre quelli prodotti a Ponente sono più strutturati.
La denominazione Cinqueterre e Cinqueterre Schiacchetrà fa riferimento all'omonima zona, una delle più belle d'Italia, in cui Vermentino e Bosco forniscono dei vini eccellenti. Il vitigno principale è Bosco, che rientra nella composizione del vino con una percenuale maggiore rispetto agli altri.
Il vino viene prodotto anche in versione passito, nella famosa sottozona Sciacchetrà, e raggiunge livelli qualitativi sublimi. Il nome deriva dalla parola araba "sheker" che signifca vino dolce.
Prodotto dall'unione tra il vitigno Bosco, Vermentino e Grillo, il Passito DOC Sciacchetrà ha ottenuto anche il riconoscimento speciale del Presidio Slow Food, progetto che premia e favorisce il recupero e la salvaguardia delle produzioni tipiche di eccellenza.
Il profilo olfattivo del vino Cinque Terre DOC Sciacchetrà è intenso e al palato risulta dolce, morbido, armonico e corposo. La prossima denominazione riguarda una parte della provincia di La Spezia, in particolare quella che si affaccia sul golfo, sconfinando leggermente in Toscana.
Stiamo parlando del Colli di Luni, le cui bottiglie sono pregiate e questo è dovuto anche alla difficoltà di realizzazione rispetto ai corrispettivi delle altre regioni italiane.
Il Colli di Luni DOC bianco è un perfetto mix di uvaggi a bacca bianca, tra i quali non deve mancare un 35% di uve Vermentino, a cui si accompagna una certa percentuale di Trebbiano Toscano.
Ha un colore giallo paglierino che rimanda riflessi dorati, ed emana profumi che ricordano frutta esotica e note floreali, mentre sul palato si presenta morbido e piacevole.
sold out
concluso