I bicchieri assumono spesso una mera funzione di decoro e ornamento per la tavola; sono difatti spesso acquistati per la loro particolare forma e bellezza o solo come oggetto funzionale a svolgere la loro funzione primaria, ossia bere.
In realtà, come gli appassionati già sapranno, i bicchieri assumono un ruolo cruciale a seconda di quale tipologia di vino, si preferisce degustare.
In questo articolo non ti presenteremo una guida per soli sommelier, ma ti illustreremo alcune chicche sul corretto utilizzo dei calici per poter gustare al meglio i tuoi vini preferiti.
Se inizierai ad utilizzare il giusto calice per ogni vino, potrai veramente sentire tutti i profumi ed i sapori del vino nella sua essenza più totale, ed arrivare a cogliere alcune sfumature che con un bicchiere qualsiasi si perderebbero.
Nell’antichità si utilizzavano ciotole di legno, ceramica o terracotta; solo con l’inizio della lavorazione dei metalli e del vetro fecero comparsa i primi calici, spesso caratterizzati da particolari decorazioni e ornati da pietre preziose.
Nel XVIII secolo iniziò a prende piede l’uso del “tastevin”, letteralmente “assaggia vino”, l’antenato dei calici da degustazione. Solo nel XVIII secolo comparsero i primi bicchieri di cristallo ed i bicchieri specializzati, come i flûtes per lo Champagne. A partire dal XX secolo si iniziarono ad abbandonare le tendenze decorative a favore di calici dalle forme più opportune, capaci di valorizzare al meglio il sapore del vino.
Il professor Claus Riedel, ingegnere di origine austriaca, è stato il primo designer a scoprire che il bouquet, il gusto e l’equilibrio del vino sono influenzati dalla forma del calice in cui viene consumato. È iniziata così la produzione di calici soffiati, incolore e molto fini, belli ma anche funzionali alla corretta degustazione del vino.
Il bicchiere è diventato l’elemento più importante per una buona degustazione di un vino, secondo solo al vino stesso; ogni tipologia necessita di un calice da vino diverso, capace di esaltarne le specifiche caratteristiche.
Un vino di qualità deve quindi essere servito in un bicchiere adatto per poterne apprezzare appieno i sapori e le qualità. Il materiale, la forma, lo spessore, la temperatura e la capienza, sono quindi le caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione nella scelta della tipologia di calice, che dovrà essere in grado di adattarsi alla perfezione al carattere del vino scelto.
Che si tratti di un pranzo in famiglia, di una cena romantica o di un pomeriggio passato con gli amici nella tua mise en place non potranno mancare i bicchieri da vino giusti per ogni occasione. Da sempre i calici da vino completano la tavola e la rendono più curata.
Slanciati per le bollicine o panciuti per i rossi, i calici da vino aggiungono un tocco di raffinatezza e creano l’atmosfera giusta. Che si tratti di un’occasione speciale o di una serata tranquilla in casa, il vino merita sempre di essere sorseggiato seguendo qualche piccolo accorgimento.
Potrai così stupire parenti ed amici anche a casa, proponendo loro delle cene o aperitivi con dal sapore ancora più speciale; è sempre il giusto momento per un buon calice di vino, non rischiare di farti cogliere impreparato!
Dopo aver deciso quale vino degustare, scegli il calice giusto per assaporare fino in fondo tutti i profumi e le caratteristiche organolettiche di un buon calice.
Come un sommelier alle prime armi prova, gioca e sperimenta assieme ai tuoi amici; programmate serate o pomeriggi in compagnia di un buon calice di vino, non si sa mai che ci troviate gusto e questo diventi una vostra routine settimanale: chi ci mette il vino, chi la casa e chi i calici giusti!
- I bicchieri colorati sono banditi: la degustazione inizia dagli occhi, e proprio per questo la trasparenza del cristallo è d’obbligo. La sua luminosità esalta i riflessi del vino e consente di coglierne tutte le sfumature, indipendentemente che si tratti di vino rosso, bianco o rosé.
- I calici da degustazione devono sempre avere “il gambo”! Il calice dalla forma slanciata ed elegante mette in evidenza il colore, le bollicine ed i riflessi del vino.
Ricorda, il calice va afferrato sempre per lo stelo utilizzando il pollice, l'indice e il medio e non va mai impugnato per la pancia, non solo perché è un gesto poco elegante, ma anche perché il calore della mano potrebbe alterare la temperatura del vino (soprattutto per i vini bianchi, spumanti e rosati) e comprometterne il gusto.
- Servite, ma con moderazione: non riempire mai un calice oltre un terzo della sua capacità, in questo modo avrai tutto lo spazio necessario per far roteare il vino, senza fare disastri! Eccezione a ciò solo per gli spumanti versati nelle flûtes. Al fine di apprezzare il perlage e la persistenza della spuma, le flûtes vanno riempite anche fino a 4/5 del volume complessivo del calice.
Per un’ottimale degustazione assicurati che il calice abbia la stessa temperatura del vino. Se vuoi degustare un vino che va servito freddo assicurati di aver precedentemente raffreddato al punto giusto anche il calice; finirai per perderti alcune sue splendide caratteristiche se lo verserai in un calice a temperatura ambiente, o ancora peggio, finirai per rovinare tutto se verserai il vino in un bicchiere ancora caldo perché appena lavato.
Anche il materiale di cui è fatto il calice risulta essere molto importante, in quanto influisce sul gusto del vino. L'aroma di un vino servito in un bicchiere di cristallo sarà più intenso e fragrante di quello dello stesso vino servito in un bicchiere più classico ed economico.
Per questo è sempre preferibile utilizzare dei bicchieri di cristallo o vetro sonoro: materiali trasparenti, lisci e inodori. Il cristallo, in particolare, permette inoltre di poter apprezzare al meglio il colore e l'aspetto del vino prescelto.
La forma e lo stile del bicchiere da vino decidono la quantità d'aria che viene a contatto con il vino, quanti aromi vengono rilasciati e arrivano al naso e, soprattutto, qual è il punto della lingua che per primo tocca il vino. Questi sono tutti fattori che incidono sulla percezione che hai del vino durante una degustazione.
La forma ed il diametro del bevante, ossia il bordo del calice, sono importanti per indirizzare al meglio il vino verso la bocca, mentre la pancia del calice è utile per garantire una buona ossigenazione.
La forma ampia del bordo del calice orienta il vino verso il centro della lingua per poi riempire successivamente tutta la bocca. In questo modo il tannino non sovrasta gli altri elementi, creando una perfetta armonia tra le componenti fruttate, tanniche e acide, mentre un orlo sottile permette di dirigere il vino verso la lingua in modo fluido.
sold out
concluso